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Il diritto per il lavoro

Il Blog di Pierluigi Rausei

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Postilla » Lavoro » Il Blog di Pierluigi Rausei » Amministrazione del personale » Il Libro Unico del Lavoro una piccola rivoluzione

10 luglio 2009

Il Libro Unico del Lavoro una piccola rivoluzione

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In molti cercano di far passare l’introduzione del Libro Unico del Lavoro (d’ora in poi LUL, introdotto dal DL 112/2008, convertito dalla legge 133/2008, come attuato dal DM 9 luglio 2008) come una inutile azione legislativa volta solo ad arricchire le softwarehouse e altri non meglio precisati soggetti…

Ora a me pare che onestà intellettuale vorrebbe doversi guardare alle spalle, non dico come “nani sulle spalle di giganti“, ma almeno come persone e professionisti seri che conoscono il proprio lavoro, nel presente e nel passato.

Ponendoci in questa prospettiva non v’è chi non veda cosa volesse significare gestire i libri obbligatori di lavoro (matricola e paga “sdoppiato” in cedolini paga e registro presenze) prima dell’avvento del LUL.

Semplificando (e senza pretese di esaustività) rammento a me stesso e ai censori:

1) l’obbligo di tenuta sul luogo di lavoro anche quando affidato a professionisti o associazioni di categoria ai sensi della legge 12/1979;

2) l’obbligo della conformità della copia presente in ogni luogo di lavoro;

3) l’obbligo di immediata completa esibizione pena la sanzione di 4000 euro (nel minimo ma andava fino a 12000 euro!) che scattava per la sola omessa esibizione pure a fronte di una totale regolarità degli occupati e previdenziale;

4) l’obbligo di preventiva annotazione prima dell’immissione al lavoro sul matricola e di registrazione quotidiana (entro le ventiquattrore) per le presenze;

5) l’obbligo della vidimazione sempre e comunque con poche eccezioni (solo la stampa laser in sostanza);

6) l’impossibilità di una gestione solo informatizzata (il DPR del 1994 non venne mai attuato);

7) l’obbligo di una tenuta a fogli mobili con tassativi obblighi di trasmissione e di compilazione (verso Inail e Dpl) per consulenti del lavoro e associazioni di categoria…

E non proseguo per amor di Patria e per bontà verso i lettori.

Tutto questo non esiste più. Non solo.

Le registrazioni sul LUL sono obbligatorie entro il giorno 16 del mese successivo.

Non ci sono tre o quattro libri (moltiplicati poi in base alle singole gestioni previdenziali Enpals, Inpgi), né vi è il registro d’impresa, né quello dei lavoratori mobili dell’autotrasporto, né quelli dei lavoranti a domicilio: il LUL è UNICO di nome e di fatto…

Eppoi, a dirla tutta, ma davvero volete farmi credere che il LUL ha complicato la vita a qualcuno? Vi prego se ne siete convinti tentate di convincermi…

A me pare che essersi liberati di una pletora di libri e libretti abbia solo fatto bene alle aziende e agli operatori.

E che in fondo, sempre per onestà intellettuale, si chiami pure LUL ma altro non è che una busta paga… vestita a festa (la gestione informatica, l’universalità delle registrazioni, la inequivocità delle causali).

E se vogliamo strizzare gli occhi alle sanzioni come non riflettere sul passaggio essenziale della sola “formalità” (per cui per ogni singola omessa registrazione per ogni lavoratore, anche senza riflessi su retribuzioni e contributi, si pagavano nel minimo 250 euro che finivano per sanzionare aziende “sane” e “regolari” anche con 15mila o 20mila euro per violazioni formali).

Oggi la sanzione del LUL (per le registrazioni) è soltanto legata alla “sostanza” di un vero riflesso previdenziale o retributivo: insomma paga solo chi sbaglia sul serio, incidendo sulle tutele dei lavoratori…

Se questo non basta per dire che l’era avviata dal LUL rappresenta per tutti un miglioramento e una piccola silenziosa rivoluzione nel nome della semplificazione, allora sono qui, pronto a leggere e a discutere.

Letture: 16146 | Commenti: 15 |
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15 Commenti a “Il Libro Unico del Lavoro una piccola rivoluzione”

  1. LUCIA CARELLI scrive:
    Scritto il 10-7-2009 alle ore 11:53

    sono perfettamente d’accordo. Speriamo che ci siano dei “Lul” anche negli altri campi.
    Saluti Lucia

  2. andry scrive:
    Scritto il 10-7-2009 alle ore 13:46

    Grazie Pierluigi
    sottoscrivo in toto
    ma soprattutto, ci voleva!
    Ciao
    Andrea

  3. Massimo Martino scrive:
    Scritto il 10-7-2009 alle ore 18:06

    Pienamente d’accordo con lei. E devo dirle che la cosa che più mi addolora è che spesso, tra i detrattori, ci sono dei mie colleghi Consulenti del Lavoro!!!
    Saluti e buon lavoro.
    MM

  4. Walter Caputo scrive:
    Scritto il 10-7-2009 alle ore 18:16

    Assolutamente d’accordo. Anch’io ne ho scritto in questi termini nei miei libri e sul mio blog, sul quale mi sono permesso di riportare il tuo articolo(http://blog.libero.it/paghecontributi/view.php?nocache=1247242402).
    Chi si occupa di paghe e contributi e contabilità non aspetta altro che vere semplificazioni. Occorre perdere il vizio, tipicamente italiano, del “cambiare tutto per non cambiare niente”.

  5. Pierluigi Rausei scrive:
    Scritto il 13-7-2009 alle ore 13:02

    Grazie a tutti voi per la partecipazione e fin qui mi soddisfa l’idea di non avere opinioni contrarie… ma dove sono finiti i Soloni?!? Eppure dalle pagine di Italia Oggi, Guida al Lavoro e de Il Sole 24 Ore ne sono state dette tante… da tanti!
    Un grazie particolare a Walter per lo spirito con cui sposa la causa della semplificazione nei suoi ottimi lavori!
    Un grazie anche a Lucia, Andrea e Massimo per il contributo!

  6. Massimiliano Tavella scrive:
    Scritto il 20-7-2009 alle ore 16:29

    Il nostro mondo professionale è pieno di c.d. barricadieri….. Mi chiedo e Vi chiedo, perchè costoro perdono tempo con la delazione quando lo stesso tempo potrebbe utilmente essere impiegato nello studio della normativa?
    Così è stato per la comunicazione di assunzione, per l’apprendistato professionalizzante, per il lavoro a progetto etc.
    Vedo però una netta inversione di tendenza da parte del Ministero in termini di semplificazione e sostanza e tutto ci mi fa ben sperare.
    Pier, concordo e sottoscrivo.

  7. paolo stern scrive:
    Scritto il 21-7-2009 alle ore 19:16

    caro pierluigi
    i “soloni”, come dici tu,spesso sono impegnati nel crearsi visibilità personale più che nel valutare con oggettività le situazioni. …come si dice … purchè se ne parli?!. Il LUL è stato un importante slancio semplificatorio e, come è ovvio, ha necessitato di piccole verifiche e ritocchi operativi (ancora oggi presso talune sedi INAIL regna il più totale buio sulla possibilità di vidimazione di output di sw aziendali)che non inficiano per nulla lo spirio e l’idea del progetto. Ora però è il momento (e qui viene il bello) che lo stesso slancio riformista ed innovatore pervada le scelte sostanziali del diritto del lavoro. Che fine ha fatto il collegato lavoro? Mi pare di capire che gli entusiasmi si siano un bel po’ raffreddati!

  8. Pierluigi Rausei scrive:
    Scritto il 27-7-2009 alle ore 18:25

    Carissimi Max e Paolo grazie per il contributo!
    Sul “collegato lavoro 2009″ (già DDL 1441quater approvato dalla Camera il 28 ottobre 2008, ora AS 1167) per il momento c’è il silenzioso lavoro della commissione senatoriale e speriamo che se ne possa dire e scrivere anche sul blog presto!
    Il diritto del lavoro ha bisogno di professionisti come voi!

  9. Roberto Grosso scrive:
    Scritto il 6-8-2009 alle ore 11:01

    scusatemi mi aggancio al LUL per chiederVi da profano : in una procedura fallimentare nel momento in cui l’azienda entra in CIGS e viene dichiarata fallita il LUL chi lo compila ? il vecchio CDL che ha gestito le paghe fino a quel momento o il Nuovo CDL nominato dal Tribunale su incarico del Curatore ?

    grazie

  10. massimiliano tavella scrive:
    Scritto il 12-8-2009 alle ore 19:24

    Pur non trattandosi del servizio “Esperto Lavoro” Postilla è comunque un luogo di discussione professionale per cui, ritengo utile esprimere brevemente ed in modo informale il mio punto di vista sulla domanda posta.
    Se il “vecchio consulente” ha ricevuto mandato dal legale rappresentante pro-tempore dell’azienda fallita, a mio avviso è necessaria una nuova delega da parte del curatore fallimentare.
    Pierluigi perdonerà questa mia “invasione di Blog”……..

  11. VALENTINA SCURTI scrive:
    Scritto il 14-4-2010 alle ore 11:59

    VORREI SAPERE SE E’ POSSIBILE CONSERVARE LE STAMPE DEL LIBRO UNICO NEL FORMATO PDF EVITANDO QUINDI DI SPAMPARE MATERIALMENTE TUTTI I FOGLI.
    GRAZIE.

  12. Pierluigi Rausei scrive:
    Scritto il 18-8-2010 alle ore 20:10

    Gent.ma Valentina il Ministero del Lavoro ha già risposto più volte sulla questione. Ti suggerisco una lettura dei documenti e delle FAQ che trovi al seguente indirizzo http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/md/AreaLavoro/vigilanza/LibroUnico/
    Saluti!

  13. Paolo L. scrive:
    Scritto il 17-12-2010 alle ore 02:21

    Secondo Lei un professionista in possesso di autorizzazione alla stampa laser (e quindi con la stampa di data ed ora) può effettuare la conservazione sostitutiva delle stampe in pdf affidando la stessa a strutture esterne in outsourcing che provvedano alla firma digitale e marcatura temporale dei file entro il 16 del mese successivo senza che sia il professionista ad apporre la propria firma digitale.
    Grazie

  14. franco gamboni scrive:
    Scritto il 25-10-2012 alle ore 20:00

    Approvo l’istituzione del L.U.L,in quanto semplica il lavoro;però ancora oggi mi avvalgo di un libro presenze mensili per avere sotto gli occhi,un quadro preciso sulle presenze e/o assenze dei lavoratori(vds.malattie,infortuni,Cig.ferie,permessi ecc).
    Cordialmente.

  15. walter scrive:
    Scritto il 11-7-2013 alle ore 11:46

    una domanda: i venditori porta a porta vanno indicati sul LUL? Grazie e saluti

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